Iniziano i lavori nei gruppi…

La prima giornata di lavori del Campus è stata ricca di contenuti. L’analisi della disciplina normativa del patrimonio culturale di interesse religioso, sia da un punto di vista dell’ordinamento dello Stato (Fiorita e D’Angelo) sia da un punto di vista dell’ordinamento delle religioni, in particolare del diritto canonico (Madonna e Gianfreda), è stata accompagnata anche da due interventi sui temi del marketing culturale (Negri) e dell’esperienza della diocesi di Piacenza-Bobbio (Ferrari).

Le relazioni hanno offerto interessanti spunti di riflessione ai partecipanti al Campus. La discussione continuerà adesso nei gruppi di lavoro, che si sono costituiti al termine dei lavori:

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I Parchi Culturali Ecclesiali, nuove vie di evangelizzazione e di sviluppo dei territori

di Luigi Mariano Guzzo

Non sarebbe corretto guardare al patrimonio culturale, anche a quello di interesse religioso, esclusivamente nella sua dimensione materiale. Per “patrimonio culturale”, infatti, intendiamo tanto i beni culturali quanto i beni naturali o ambientali, pure nelle loro espressioni immateriali. Di ciò possiamo trovare conferma anche nella Chiesa cattolica, se guardiamo all’esperienza dei “Parchi Culturali Ecclesiali”. Si tratta di un progetto nato dall’idea di Giovanni Gazzaneo, coordinatore di “Luoghi dell’infinito”, il mensile del quotidiano “Avvenire”, e sviluppato dall’Ufficio Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport.

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BeWeB – Beni ecclesiastici in web

E’ oramai il punto di riferimeto della ricerca nel web di beni culturali ecclesiastici. Il portale BeWe è il risultato un avventuara avviata dalla CEI sul finire degli anni Novanta e che oggi è una realtà imprescindibile per conoscere il Patrimonio cultuale ecclesiastico italiano.

Su BeWeb, che sarà oggetto di discussione durante i lavori del Campus, segnalo alcuni scritti pubblicati su DigItalia, rivista del digitale nei beni culturali, edita dal 2005 dall’ICCU:

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Verso una nuova definizione di Museo. La proposta di ICOM Italia.

di Giulia Mazzoni

Lo Statuto dell’International Council of Museums, approvato a Vienna il 24 agosto 2007, prevede che per “museo” debba intendersi “un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sulle testimonianze materiali ed immateriali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, e le comunica e specificatamente le espone per scopi di studio, educazione e diletto”.

Avvertendo la necessità di adeguare questa nozione ai cambiamenti globali, ICOM ha aperto un dibattitocirca il ruolo sociale dei musei del XXI secolo. È stato a tale scopo costituito lo Standing Committee on Museum Definition, Prospects and Potentials (MDPP), al quale è stato affidato il compito di studiare e modificare la nozione di “museo”.

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I protagonisti del Campus 2019 (2)

Prosegue la presentazione dei partecipanti al Campus ai quali abbiamo chiesto della loro attività accademica e di segnalarci un bene culturale religioso presente nel loro territorio d’origine al quale si sentono particolarmente legati.
I partecipanti sono presentati in ordine di iscrizione e sulla base dei dati da loro forniti all’organizzazione del Campus, previa autorizzazione alla loro pubblicazione.

Giulia Casati, Francesco Passaseo e Federico Gravino Continua a leggere